Cannes Lions 2024 Recap.
I CANNES LIONS SEGNANO LA FINE DELL'ESTATE PER I CREATIVI PUBBLICITARI: COME IN UN SALTO QUANTICO SI PASSA SUBITO A PENSARE AI FILM DI NATALE. MA VEDIAMO QUALI SONO STATI I PROGETTI PIÙ INTERESSANTI.
Ciao,
la scorsa settimana si è concluso Cannes Lions 2024 e chi ha avuto la fortuna di essere sulla Croisette ha potuto farsi una scorpacciata di creatività.
Il Festival ha assegnato il Leone di San Marco, cioè il premio alla carriera, a Jacques Séguéla, il cui discorso di ringraziamento si può riassumere in questo concetto: a prescindere dall’avvento dell’Intelligenza Artificiale, alla base di una pubblicità ci sarà sempre un’idea trovata da un creativo.
Ospite della kermesse Elon Musk, intervistato dal CEO di WPP, Mark Read. Una parte del suo intervento si è focalizzata sull’AI, di cui Elon si è dimostrato entusiasta: “credo che stiamo vivendo il periodo più interessante della storia” e “l’AI amplificherà la creatività. Avrete una cosa tipo genio della lampada, se potete pensarla l’AI può farla”.
È stata un’edizione che ha raccolto diverse critiche. Secondo molti i Cannes Lions sono diventati la vetrina esclusiva dei network pubblicitari, in quanto i costi per gli accrediti e le iscrizioni sono diventati talmente proibitivi che l’evento ha perduto la funzione di formazione e aggiornamento. Questo in parte è vero, perché in passato i lavori premiati erano consultabili online, almeno la prima settimana, mentre adesso anche l’accesso online ha un prezzo inaccessibile. D’altra parte è altrettanto vero che sentire i pubblicitari lamentarsi del fatto che il premio alla creatività pubblicitaria sia diventato troppo business oriented fa un po’ sorridere.
Sono arrivate critiche anche alla bellissima campagna Coca-Cola vincitrice del Grand Prix Print: “Recycle Me”. Perché Coca-Cola da quattro anni è l’azienda che inquina di più al mondo. Si valuta infatti che un rifiuto di plastica su 10 sia proprio di Coca-Cola. Un dubbio: andrebbe stigmatizzata l’ipocrisia di Coca-Cola oppure o, anzi, andrebbe premiato l’impegno? E cioè il fatto che stia cercando di educare i suoi consumatori? Sono curioso di sapere cosa ne pensi.
L’Italia s’è desta?
Il bilancio italiano è questo: 26 Leoni vinti contro i 21 dell’anno scorso. La parte del Leone (sì, è una ripetizione voluta) la fa ancora LePub Milano che fa incetta di premi (6 Gold Lions, 7 Silver Lions, 6 Bronze Lions) soprattutto con il progetto di Heineken “Pub Museum” ideato in collaborazione con Publicis Dublino. Un progetto che sottolinea la nuova tendenza Glocal della comunicazione.
Gli altri lavori premiati di LePub Milano sono: 150 Years Of Whateverken, Backing The Bars, Bar Experience, The Social Swap, Laundromatch, The Gaming Fridge e “Bottega for Bottegas” di Bottega Veneta.
Luca Lorenzini e Luca Pannese di SMALL ottengono un enorme successo con Coordown per “Assume that I can”, prodotto da Indiana Production. 6 Leoni in tutto, 1 Gold Lion, 4 Silver Lions, 1 Bronze Lion e un’emozionante standing ovation al Palais.
Gold Lion categoria Outdoor per il bel“The Floating Boat” di E.ON e BBDO Italy (ne ho già parlato qualche mizionewsletter fa).
Un Bronze Lion nella categoria Pharma per “Not a lonely journey’ di Biogen e VML Italy, inoltre un altro Bronze Lion per il progetto “Humanity Check” realizzato dalla sede italiana di Amnesty International.
Forse la notizia più bella di tutte, però, è che Accademia di Comunicazione di Milano si aggiudica i Cannes Future Lions con il progetto “The Good Loop” e conferma così di essere la migliore scuola di comunicazione in Itala. Erano nove anni che una scuola italiana non si aggiudicava questo prestigiosissimo trofeo (nel 2015 era sempre stata Accademia ad aggiudicarselo). Gli studenti vincitori sono Enrico Monacelli, Andrea Debernardi, Loris Ghidini, Emma Ceramelli, Giulia Ciapparella.
Top Grand Prix.
Del Grand Prix di Coca-Cola nella sezione Print ho appena parlato, ma vale la pena vedere qualche altro soggetto.
Altrettanto bello, almeno secondo me, il Grand Prix Outdoor, assegnato alla campagna “Find your Summer” di Magnum ideata dall’agenzia LOLA MullenLowe. Qui sotto i soggetti “Stairs”, “Corner” e “Doorstep”.
Nella categoria Film, i Grand Prix sono due: “Women’s Football” ideato da Marcel Paris per Orange e “Play it Safe” di Sidney Opera House delle agenzie The Monkeys e Accenture Song.
Della categoria regina dei Cannes Lions vale la pena segnalare qualche altro Gold Lion, progetti che se segui con costanza la mizionewsletter è probabile che tu abbia già visto. Si tratta di “Robbery” di Lynx, un brand che dopo anni alla ricerca del nuovo posizionamento torna a produrre idee creativamente pregevoli, e due film di Apple, “Relax: Tractor” e “Fuzzy Feelings”.
Particolarmente interessante quest’anno il Grand Prix Audio&Radio, “The Misheard Version” di Specsavers dell’agenzia Golin, praticamente la versione travisata di “Never Gonna Give You Up” di Rick Astley.
“Doordash-All-The-Ads” è un progetto che abbiamo visto all’ultimo Super Bowl e conquista il Titanium, 2 Gold Lions, 4 Silver Lions e 1 Bronze Lion. L’idea: Doordash ha spedito a un fortunato vincitore tutti i prodotti pubblicizzati durante il Super Bowl.
“The Everyday Tactician” di Xbox si è aggiudicato 2 Grand Prix, quello in Direct e quello in Gaming, un Gold Lion in Titanium e altri quattro Leoni. L’agenzia McCann ha aiutato un piccolo club di calcio inglese, il Bromley FC, a reclutare il nuovo tattico dello staff dai videogiocatori. Nathan Owolabi ha ottenuto il lavoro nel mondo reale perché era bravo a Football Manager su Xbox. Ha utilizzato le competenze di analisi dei dati sviluppate giocando per aiutare il club a fare le formazioni, trovare nuove strategie e scoprire le debolezze degli avversari. Alla fine il Bromley FC ha vinto i playoff della National League ed è stato promosso nella English Football League per la prima volta in 132 anni.
Sempre dal Super Bowl arriva il Grand Prix Social & Influencers, “Michael CeraVe” di CeraVE, basato sulla finzione che Michael Cera fosse l’ideatore del prodotto CeraVE.
“The Square Meter” di Hornbach infine si è aggiudicata il Grand Prix Film Craft.
Finisce qui la mia selezione dei Cannnes Lions, ma ti ricordo che se vuoi vederli con calma, insieme a qualche progetto in più, puoi andare sul mio canale YouTube.
Già che ci sei, puoi vedere la prima puntata di The Creativity Dogma, il format in cui intervisto i creativi italiani più importanti. Il primo episodio è con Lorenzo Marini.
E non farti prendere dalla pigrizia: iscriviti al canale e attiva la campanellina, così quando caricherò la seconda intervista di The Creativity Dogma ti arriverà una notifica direttamente su YouTube.
Sempre più in forma, torna Sara Palmieri e la sua esilarante rubrica dedicata questa volta a un tema evergreen come l’amore. Puoi seguire Sara sul suo profilo Facebook, oppure su LinkedIN. Se poi sei un Feticista oppure uno Slave puoi addirittura mandarle un DM, ma sappi che poi ti ritrovi pubblicato in questa simpatica rubrichetta.
Chi sono.
Mi chiamo Mizio Ratti e faccio il copywriter da più di trent’anni.
Se questo non ti basta posso aggiungere che attualmente sono Direttore Creativo e Partner di due agenzie di comunicazione: Enfants Terribles e Hallelujah. Se poi hai un carattere stalker e vuoi saperne tutto su di me puoi trovare molto di quello che mi riguarda qui: linktr.ee/mizioblog