[mizionewsletter] 2020+1.
Ciao {{first_name}},
buon anno, sperando che il 2021 sia un anno migliore di quello appena passato che, insomma... ma non autocommiseriamoci e partiamo invece con ottimismo ed entusiasmo.
La verità è che stai leggendo la prima mizionewsletter del 2021, ma curiosamente ho deciso di partire con un progetto del 2020.
La verità è che nell'ultima mizionewsletter ho raccolto i lavori migliori dell'anno scorso (se li hai persi, vai qui), ma ho lasciato fuori un progetto molto bello, perché lo ritenevo troppo raffinato.
La verità è che nelle ultime settimane gli iscritti della mizionewsletter sono triplicati e il profilo dei subscribers si sta alzando sempre più.
La verità è che, di conseguenza, mi sento obbligato a diventare sempre più selettivo e scegliere progetti davvero distintivi.
E la verità va sempre seguita.
La verità è fondamentale.
Nel 2017, durante la serata degli Oscar, l'agenzia Droga5 manda in onda il film "The Truth Is Hard" per il New York Times: un video minimalista ma di grande impatto contenutistico.
Quel film semplicissimo ha dato il via a uno dei posizionamenti creativi più interessanti degli ultimi anni. Dal concetto "The Truth Is Hard" è nata la campagna multisoggetto "The Truth Is Worth" che nel 2019 ha vinto ai Cannes Lions sia il Film Grand Prix sia il Film Craft Grand Prix.
Questo è il soggetto "Perseverance" di quella campagna, ma ci sono altri soggetti da non perdere come "Resolve", "Courage", "Commitment", "Witnessing"...
L'erede di queste bellissime campagne è il progetto del 2020 protagonista di questa mizionewsletter 2020+1.
"The Truth Is Essential" cambia il punto di vista rispetto alle campagne precedenti, dai giornalisti fino ai lettori del NYT, ma conserva l'elevato livello di crafting, con una colonna audio in cui il sound effect del rumore della tastiera di un computer si mixa con la live session di Makaya McCraven.
Il risultato finale è un poema visivo.
Brand Image e Buoni Propositi.
Sembra che all'inizio dell'anno anche i brand facciano i loro buoni propositi e rivedano la Brand Image. Quest'anno è addirittura il caso di 4 di loro: Burger King, Cia, Kia e General Motor.
Burger King lo ha fatto con un occhio rivolto al passato: la nuova brand image si è ispirata a quella che avevano tra il 1969 e il 1999.
Ha optato per colori più brillanti, commestibili, legati direttamente a quelli dei prodotti (è stato escluso il blu, ad esempio).
Il font si chiama Flame (cioè fiamma, perché il nome vuole ricordare la caratteristica principale di BK: la griglia).
Chi invece ha guardato al futuro è la CIA.
Si, hai letto bene, la Central Intelligence Agency, che per catturare l'interesse dei millennials (sempre più richiesti nelle agenzie di intelligence perché padroni delle nuove tecnologie) ha fatto un restyiling di sito e logo nella sezione recruiting.
Dalla CIA è un attimo passare alla KIA, che cambia logo e claim, e fin qui ok, niente di speciale, ma è il modo in cui decide di presentarlo che è curioso: organizza uno show con tanto di fuochi d'artificio che domani puoi vedere live su Youtube (un consiglio {{first_name}}: per me è sufficiente che guardi il teaser qui sotto ;-).
Chiudo con General Motors: niente fuochi d'artificio, ma solo un logo contemporaneo per esprimere il concetto "The Electric Future".
Fresh stuff.
Dato che ti ho appena parlato di GM ecco "Generation E", il commercial appena uscito con cui viene introdotto il nuovo logo. La creatività forse non è outstanding, ma trovo interessante l'idea di rendere centrale il cuore dell'auto elettrica: la batteria.
Il pezzo più interessante d'inizio anno è "Fortune Favours the Frugal" di Ikea. Agenzia Mother London, regia di Tom Kuntz.
Simpatico anche il film "Chicken" che TBWA\Paris ha realizzato per U Shops (siamo a inizio anno, non pretendere troppo...).
Ma se il lockdown non ti ha fatto un baffo, e l'isolamento è la tua condizione ideale, ecco il bellissimo progetto "The Isolated Cinema" del Goteborg Film Festival: puoi fare domanda per passare una settimana intera, dal 30 gennaio al 6 febbraio 2021, nel faro dell'isolotto di Hamneskär. Perché dovresti farlo? Semplice, per guardarti in santa pace tutti i 60 film della rassegna.
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mizioblog - Pubblicità e cazzeggio dal 2006 — www.mizioblog.com Mizio Ratti è stato il primo creativo italiano ad aprire un blog. Founder di Enfants Terribles e della digital agency Hallelujah. Ha lavorato per più di 100 brand e ha vinto più di 50 pitch creativi.
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