[mizionewsletter] Il Natale, quando arriva, arriva.
Ciao {{first_name}},
il Natale ufficialmente arriva il 25 dicembre, ma in realtà arriva molto prima, quando i negozi iniziano ad allestire le vetrine e nelle città si accendono le prime luminarie.
Per i pubblicitari il Natale arriva addirittura in estate, quando iniziano a fioccare i brief per le campagne natalizie, ma da qualche anno il momento più importante per ogni creativo corrisponde con l'uscita dello spot di John Lewis.
Mancano davvero 45 giorni a Natale?
Il commercial natalizio di John Lewis di quest'anno è molto diverso dai precedenti. E siamo onesti: è sempre basato sui buoni sentimenti ma è meno brillante dei suoi illustri predecessori.
Eppure vanta comunque valori di grande originalità. In due minuti di film riproduce ben nove diversi stili di animazione realizzati da otto artisti diversi. Il motivo? In un anno difficile come questo, John Lewis ha voluto supportare l'intera industry creativa invece di affidarsi a un solo esecutore. Anche concettualmente il film vuole rappresentare una staffetta di episodi di gentilezza e altruismo.
Un altro commercial molto criticato è quello di Coca Cola. Molti pubblicitari lo trovano troppo iperbolico e smielato. Poco credibile, insomma. Cosa ne penso io? A me in fondo piace. Sì, è vero, per buona parte è esagerato, ma chiude molto bene. È quello che si usa definire un fil "tondo tondo" e alla fine strappa anche un'emozione.
Sembra che quest'anno i megabrand abbiano deciso di sfruttare Animation e CGI per i loro spot natalizi. Ecco quelli di McDonald's e Disney.
Dopo tutto questo buonismo, però, una piccola parentesi di ironia ci vuole: ecco un film realizzato sempre in animazione, ma per un brand molto meno importante, Greenies. L'autore è Andy Gent, il puppet-maker autore di Isle of Dogs.
Altri regali dalla pubblicità, anche se non di Natale.
Per fortuna i creativi non sono ancora tutti focalizzati sul Natale. The Show Must Go On... continuano a uscire lavori di qualità che con le prossime feste non c'entrano niente.
Il primo film, assolutamente da non perdere, è questo "You love Black culture, but do you love me?" di Beats by Dre.
Un altro lavoro da vedere per l'incredibile livello di execution è "Singing in the Rain" di Burberry.
Chiudo la rassegna dei film degni di nota con l'ultimo toccante TV ad di Nike "Victory Swim".
Troppo presto per un augurio?
Non per l'augurio che intendo fare io, però, perché questo è esattamente il momento dell'anno in cui i network pubblicitari guardano i bilanci e prendono le loro decisioni.
È stato un anno molto difficile e, nonostante non ci sia nessuna agenzia che ha il coraggio di confessare che alla fine ci sarà un bel segno meno davanti ai numeri, la realtà non è certo difficile da immaginare.
L'augurio è che i manager delle grandi agenzie, per una volta, non ragionino solo in termini di utili e perdite, non approfittino di gennaio quando arriverà lo sblocco dei licenziamenti.
Che per una volta abbiano il coraggio di investire sul futuro.
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