Vedrai che si brucia subito.
QUESTA SETTIMANA TI PRESENTO UN LIBRO. L'AUTORE È SERGIO RODRIGUEZ, UNO DEI PIÙ IMPORTANTI DIRETTORI CREATIVI ITALIANI DEGLI ULTIMI ANNI, L'EDITORE È TRÈFOGLIE, LA PREFAZIONE È DI ANDREA STILLACCI.
Ciao,
ogni tanto ti consiglio delle letture, ma questa volta il consiglio è legato a una storia personale. Io ed Enrico Flacowski, di Flaco Edizioni Group, ci annusiamo da anni. Ogni tanto mi chiede di scrivere qualcosa per lui, ma non è ancora riuscito a vincere la mia cronica indolenza.
La scorsa estate con Enrico ci eravamo appena sentiti per salutarci quando, casualmente, ero finito a cena a casa di Sergio Rodriguez (premessa: io e Sergio non possiamo definirci amici, ci vediamo ogni 15 anni, ma fra di noi c’è da sempre stato rispetto reciproco). Durante la cena ho scoperto che Sergio aveva un taccuino nel cassetto pieno di riflessioni sul mestiere di direttore creativo, così l’ho messo in contatto con Enrico.
Enrico e Sergio si sono incontrati in Sardegna, si sono conosciuti, piaciuti, e da questa triangolazione di coincidenze è nato il libro di cui ti sto per parlare.
Aggiungo solo che la prefazione è di un altro personaggio di spessore, l’expat di maggior successo della pubblicità italiana, e cioè Andrea Stillacci, fondatore di Herezie, una delle più interessanti agenzie di comunicazione francesi.
“Il mestiere di direttore creativo non si impara sui libri, ma rubando dagli altri”.
Sergio non vuole che il suo si definisca un libro, di quelli da piazzare sullo scaffale più alto e inaccessibile della libreria, ma piuttosto un bigino da tenere sulla scrivania e da consultare in caso di bisogno.
È una pubblicazione di cui condivido il 90% dei contenuti e che avrei voluto avere a disposizione quando ho iniziato a fare il direttore creativo, perché dice cose vere e le esprime in modo concreto, non si limita alle solite pippe filosofiche di chi ripete a pappagallo “facciamo il mestiere più bello del mondo”.
È pragmatico come il creativo che l’ha scritto, uno che grazie al suo spirito manageriale ha saputo ritagliarsi una delle carriere più longeve fra i creativi italiani. Parla non solo di strategia e creatività, ma anche di persone, e di come costruire un reparto creativo e motivarlo.
È un bigino che consiglio anche a chi inizia oggi la carriera di creativo, ma solo ai più ambiziosi, quelli consapevoli che se vogliono fare carriera devono prepararsi a scalare una piramide piuttosto alta e ripida.
Nell’ultimo periodo ho interagito molto (colloqui e conversazioni) con i creativi più giovani. Per questo, uno dei capitoli che mi ha colpito di più è stato il sedicesimo, Assumi chi ha fame, forse perché mi sono riconosciuto in quelle descrizioni, o forse perché anch’io credo che in questo mestiere la motivazione sia una delle qualità più importanti. Perché a prescindere dalla sacrosanta work life balance, la passione è ancora quella qualità che fa la differenza fra un discreto creativo e un ottimo creativo.
“Chi ha fame non molla mai la presa, combatte per portarsi a casa il risultato senza bisogno di chiederglielo, vuole salire sul palco del Palais, vuole ritornare sul palco del Palais, si sbatte per non disperdere l’ideale di qualità tra i rivoli della quotidianità, difende le idee dalle pippe galattiche, semina la fame nei giovani”.
Contiene anche consigli per i colloqui.
La cosa meno importante in un colloquio: il portfolio.
È come un film con una lunga sfilza di credits: è normale chiedersi se sia tutta farina del tuo sacco e in che proporzione. La fame, invece, è un valore individuale.
Il portfolio è di tante persone, la fame di una.
Un candidato che ha fame lo riconosci anche da un altro dettaglio: si presenta preparato sulla tua agenzia
Questa è solo una piccola parte di quello che troverai dentro questo libro, ma se vuoi fare carriera in un’agenzia di comunicazione, o vuoi aprirne una, io lo leggerei.
Vedrai che si brucia subito esce domani, venerdì 22 marzo, puoi acquistarlo su Amazon, » QUI «
Puoi partecipare anche alla presentazione, il 3 aprile alle ore 20,00, presso l’Enosteria Sociale di via Pietro Calvi 31, a Milano, con introduzione di Francesco Bozza.
Sergio potrà firmarti il libro, mentre io, dato che sarò presente, potrò tatuarti il nome MIZIO su un bicipite.
» QUI « il link dell’evento.
Terzo appuntamento dell’anno con l’ironia tagliente di Sara Palmieri che questa volta ci racconta la sua NAPOLI.
E come sempre, ti ricordo che se sei addicted dei suoi contenuti, puoi seguire Sara sul suo profilo Facebook, oppure su LinkedIN.
Fresh Stuff.
Da CoorDown, l’ennesimo capitolo brillante ideato dalla coppia creativa italiana più premiata al mondo, e cioè Luca&Luca di Small New York.
Il film si intitola Assume that I can ed è stato prodotto da Indiana Production con la regia di Rich Lee e la fotografia di Christopher Probst.
Uncommon Creative Studio non smette di produrre creatività interessanti, questo film si intitola A life in sound ed è stato realizzato per il brand Sirius XM.
L’agenzia Zulu Alpha Kilo lancia il progetto Campbells pAIntings.
Dopo Andy Warhol, la Campbells esplora altri stili artistici, ma questa volta non è l’opera di artisti in carne e ossa ma è frutto dell’Intelligenza Artificiale.
Pepsi Zero prende l’AI meno seriamente di Campbells, anzi, la prende proprio in giro realizzando un film dove afferma che l’AI originale è Allen Iverson.
Lovely Day è il film che Guinness ha fatto uscire in occasione del St Patrick’s Day 2024, con protagonista Jason Momoa e regia dello stesso attore.
Quello che vedi qui sotto è il Director’s Cut.
Built to resist 2024 è il capitolo di quest’anno di Eastpak, firmato dall’agenzia Mutant.
Come sempre, ti ricordo che puoi vederti tutti i film presenti in questa newsletter comodamente sul mio canale YouTube, dove puoi vedere anche tutti i film di quest’anno compresi quelli del Super Bowl LVIII.
La playlist di questa edizione è la mizionewsletter #69.
Chi sono.
Mi chiamo Mizio Ratti e faccio il copywriter da più di trent’anni.
Se questo non ti basta posso aggiungere che attualmente sono Direttore Creativo e Partner di due agenzie di comunicazione: Enfants Terribles e Hallelujah. Se poi hai un carattere stalker e vuoi saperne tutto su di me puoi trovare molto di quello che mi riguarda qui: linktr.ee/mizioblog
Prenotato!